martedì 2 aprile 2013

Volerti}

La convinzione che tu sia quello giusto, la consapevolezza di essere io quella giusta, l'evidenza che è il momento sbagliato. Il (bi)sogno di averti, la necessità di soffocarlo nelle carezze, nell'illusione di farci meno male. Il tentativo di parlarti, di parlarci, la speranza di capirci, la paura che spezza le mie frasi. Il sole che non è caldo quanto i tuoi abbracci, le nuvole che non sono cupe quanto la mia angoscia. La spensieratezza forzata, ostentata per scacciare l'inquietudine. Il desiderio di prendere tutto ciò che posso, l'esigenza di darti tutto ciò ho, l'ineluttabilità degli eventi che non si preoccupano di noi.

venerdì 18 gennaio 2013

Ogni riccio un capriccio

{Anno nuovo vita nuova? Ma anche no. Nel duemilatredici vorrei trovare più tempo per scrivere - qui e altrove. Intanto, mi sa che dovrò darmi tantissimo da fare per narrare le avventure -qualcuna epica- degli ultimi mesi...}

E' riccio e biondo, tanto per cominciare, è sulla trentina, suona la chitarra e ha una bella moto.
Mi ha rimorchiata in modo originale, o forse mi è sembrato tale perché ormai gli uomini che tentano qualcosa di diverso dalla porno-dance in discoteca e dal poke su facebook ce n'è pochi.
Poi ha aspettato quattro mesi per invitarmi a prendere un caffè. Conversazione piacevole, fino al momento dei saluti; non ho mai saputo cosa mi abbia detto in quei 6 o 7 minuti finali, perchè ero troppo concentrata sulle sue labbra per far caso al resto. Ma no, non l'ho baciato.
E' passato un altro mese prima dell'appuntamento successivo, e una lunga serie di bidoni e impegni improrogabili. Simpatico, divertente e già litighiamo sulla politica! Ci baciamo, ci tocchiamo, ma sarà che ho perso neuroni per strada, lo fermo perché ho deciso così.
Altri due mesi, e finalmente un altro incontro. Peccato aver scelto proprio gli unici due giorni del mese in cui è già tanto se riesco a deambulare autonomamente; in questi casi, una buona scorpacciata di aulin (il mio fegato ringrazia sempre), e via. Drink in riva al mare (il vino bianco si sposa benissimo che antidolorifici assunti al posto della cena), sguardi, chiacchiere (tante chiacchiere  e... Non scenderò nel dettaglio per non turbare troppo i meno forti di stomaco, ma ho la certezza che sino a che non cambierà automobile gli sarà praticamente impossibile dimenticarmi. Ciò non toglie che nei giorni (e nei mesi) seguenti, oltre a telefonate ed sms tendenzialmente hot non c'è stato altro. Pochissimi giorni dopo il mio compleanno, la svolta: facebook annuncia che il riccioluto è passato da single a impegnato. "C'est la vie!", mi dico. Chissenefrega che l'ultimo sms hot l'avevo ricevuto meno di ventiquattr'ore prima, a sto punto saranno fatti loro. E così telefonate e messaggini si interrompono per alcuni mesi. Fino a che, durante le festività natalizie, non ci incontriamo nello stesso posto in cui ci siamo conosciuti, entrambi brilli proprio come quella notte di un anno fa. Scherziamo, parte l'invito ad una festa di Capodanno per cui facevo da pr, e il giorno dopo facebook mi annuncia che lui è nuovamente single. Ci sentiamo, vuol venire alla festa, ci vediamo più di una volta per via dei biglietti, ma io vado sempre molto di fretta perché sono alle prese con l'organizzazione dell'ultimo dell'anno. Il bello è che quella notte lui si presenta accompagnato: uno degli inviti che gli ho venduto è per l'ex. Trascorrono tutta la sera a chiacchierare fitto fitto, loro due soli, al massimo con una coppia di loro amici. Ma lui mi cerca con lo sguardo, quando mi trova non mi stacca gli occhi di dosso, mi spoglia e mi violenta ripetutamente. Cosa che chiaramente irrita la tipa che, quando mi avvicino per sapere come sta andando la loro serata e se sono soddisfatti per l'organizzazione, mi fulmina senza proferire parola. Non sono nelle condizioni di sobrietà necessarie a capirlo, e un amico viene a tirarmi fuori dalla situazione. Mi viene raccontato, nei giorni successivi, che i due sono andati via abbastanza presto, litigando tra loro. Il punto è che l'ho saputo troppo tardi per evitare di infierire volontariamente: non avendoli più visti alla festa, infatti, ho temuto che fossero andati via perché non abbastanza coinvolti, quindi il giorno dopo ho chiesto a lui se era rimasto soddisfatto. Ha risposto che sì, la festa lo aveva più che soddisfatto, per la gente, la musica, l'alcool... ma lui probabilmente aveva scelto una cattiva compagnia per partecipare. Chiaramente ho troncato la discussione e ciao ciao. Inutile dire che dopo qualche giorno di miei silenzi e non risposte a chiamate/sms lui è tornato nuovamente "impegnato".