lunedì 14 aprile 2014

Tutto cambia per tornare com'è.

Mi sembra sia passato un secolo dall' ultimo post, ed in effetti a guardare il calendario è passato tanto tempo. Eppure, sono ancora qua, più statica che mai.
È passata l'euforia dovuta alla novità del mio "status single", e dopo un complicato percorso emotivo forse ho raggiunto una nuova dimensione. Che non mi piace.
Ho scoperto l'inadeguatezza di tutto ciò che mi circonda. Ho visto la fragilità dell'animo umano, ho fatto esperienza di quanto sia effimera la nostra stessa esistenza. Ciò che fa la differenza, fin troppo spesso, non è che un attimo: un attimo segna il confine tra ciò che era e ciò che sarà.
Ma quell'attimo, per le persone intorno a me, è stato essenzialmente nefasto. E mi sento impotente, perchè vorrei dare un briciolo di forza a ciascuno dei miei cari, ma non posso. Allora tendo ad attirare casi umani, che sono particolarmente recettivi, anche se inconsapevolmente, alla mia indole.
Avevo uno scopamico incredibile, ma ha deciso di raccontarmi delle ragioni per cui ha cominciato a prendere psicofarmaci.
Nonostante le esperienze fallimentari, non mi sono data pervinta, e ho continuato a conoscere nuova gente, che non èmai stata all'altezza. Qualche volta non lo è stata neppure per una notte, qualche volta non è stata in grado neppure di arrivarci, alla notte.
E allora ho lasciato perdere tutto. O meglio, i miei istinti mi hanno lasciata perdere, ho smesso di sentire un certo tipo di pulsioni,  ho avuto solo bisogni di pace. Ho cercato la pace negli amici, ma è stato inutile. Ho cominciato a sentirmi impotente, e ho avuto di nuovo il bisogno di evadere da tutto.  E allora ecco tornare di nuovo la voglia di mischiare la mia anima a qualcuno che non conosco, che non ha bisogno del mio aiuto, del mio sostegno, del mio conforto. Ma no, forse ciascuno di noi ha bisogno di aiuto, sostegno, conforto. E ne ha bisogno con così tanta disperazione che non riesce a fare a meno di cercarli ovunque, anche tra le mie braccia.

martedì 2 aprile 2013

Volerti}

La convinzione che tu sia quello giusto, la consapevolezza di essere io quella giusta, l'evidenza che è il momento sbagliato. Il (bi)sogno di averti, la necessità di soffocarlo nelle carezze, nell'illusione di farci meno male. Il tentativo di parlarti, di parlarci, la speranza di capirci, la paura che spezza le mie frasi. Il sole che non è caldo quanto i tuoi abbracci, le nuvole che non sono cupe quanto la mia angoscia. La spensieratezza forzata, ostentata per scacciare l'inquietudine. Il desiderio di prendere tutto ciò che posso, l'esigenza di darti tutto ciò ho, l'ineluttabilità degli eventi che non si preoccupano di noi.

venerdì 18 gennaio 2013

Ogni riccio un capriccio

{Anno nuovo vita nuova? Ma anche no. Nel duemilatredici vorrei trovare più tempo per scrivere - qui e altrove. Intanto, mi sa che dovrò darmi tantissimo da fare per narrare le avventure -qualcuna epica- degli ultimi mesi...}

E' riccio e biondo, tanto per cominciare, è sulla trentina, suona la chitarra e ha una bella moto.
Mi ha rimorchiata in modo originale, o forse mi è sembrato tale perché ormai gli uomini che tentano qualcosa di diverso dalla porno-dance in discoteca e dal poke su facebook ce n'è pochi.
Poi ha aspettato quattro mesi per invitarmi a prendere un caffè. Conversazione piacevole, fino al momento dei saluti; non ho mai saputo cosa mi abbia detto in quei 6 o 7 minuti finali, perchè ero troppo concentrata sulle sue labbra per far caso al resto. Ma no, non l'ho baciato.
E' passato un altro mese prima dell'appuntamento successivo, e una lunga serie di bidoni e impegni improrogabili. Simpatico, divertente e già litighiamo sulla politica! Ci baciamo, ci tocchiamo, ma sarà che ho perso neuroni per strada, lo fermo perché ho deciso così.
Altri due mesi, e finalmente un altro incontro. Peccato aver scelto proprio gli unici due giorni del mese in cui è già tanto se riesco a deambulare autonomamente; in questi casi, una buona scorpacciata di aulin (il mio fegato ringrazia sempre), e via. Drink in riva al mare (il vino bianco si sposa benissimo che antidolorifici assunti al posto della cena), sguardi, chiacchiere (tante chiacchiere  e... Non scenderò nel dettaglio per non turbare troppo i meno forti di stomaco, ma ho la certezza che sino a che non cambierà automobile gli sarà praticamente impossibile dimenticarmi. Ciò non toglie che nei giorni (e nei mesi) seguenti, oltre a telefonate ed sms tendenzialmente hot non c'è stato altro. Pochissimi giorni dopo il mio compleanno, la svolta: facebook annuncia che il riccioluto è passato da single a impegnato. "C'est la vie!", mi dico. Chissenefrega che l'ultimo sms hot l'avevo ricevuto meno di ventiquattr'ore prima, a sto punto saranno fatti loro. E così telefonate e messaggini si interrompono per alcuni mesi. Fino a che, durante le festività natalizie, non ci incontriamo nello stesso posto in cui ci siamo conosciuti, entrambi brilli proprio come quella notte di un anno fa. Scherziamo, parte l'invito ad una festa di Capodanno per cui facevo da pr, e il giorno dopo facebook mi annuncia che lui è nuovamente single. Ci sentiamo, vuol venire alla festa, ci vediamo più di una volta per via dei biglietti, ma io vado sempre molto di fretta perché sono alle prese con l'organizzazione dell'ultimo dell'anno. Il bello è che quella notte lui si presenta accompagnato: uno degli inviti che gli ho venduto è per l'ex. Trascorrono tutta la sera a chiacchierare fitto fitto, loro due soli, al massimo con una coppia di loro amici. Ma lui mi cerca con lo sguardo, quando mi trova non mi stacca gli occhi di dosso, mi spoglia e mi violenta ripetutamente. Cosa che chiaramente irrita la tipa che, quando mi avvicino per sapere come sta andando la loro serata e se sono soddisfatti per l'organizzazione, mi fulmina senza proferire parola. Non sono nelle condizioni di sobrietà necessarie a capirlo, e un amico viene a tirarmi fuori dalla situazione. Mi viene raccontato, nei giorni successivi, che i due sono andati via abbastanza presto, litigando tra loro. Il punto è che l'ho saputo troppo tardi per evitare di infierire volontariamente: non avendoli più visti alla festa, infatti, ho temuto che fossero andati via perché non abbastanza coinvolti, quindi il giorno dopo ho chiesto a lui se era rimasto soddisfatto. Ha risposto che sì, la festa lo aveva più che soddisfatto, per la gente, la musica, l'alcool... ma lui probabilmente aveva scelto una cattiva compagnia per partecipare. Chiaramente ho troncato la discussione e ciao ciao. Inutile dire che dopo qualche giorno di miei silenzi e non risposte a chiamate/sms lui è tornato nuovamente "impegnato".

martedì 7 febbraio 2012

Maledetti Ormoni

Accidenti alle lezioni alle 8 di mattina, e  ame che non riesco a smettere di cazzeggiare prima delle 2 di notte.
Accidenti al traffico, che nei giorni di pioggia diventa insopportabile.
Accidenti alle pratiche impilate sulla mia scrivania, in ufficio, alla casella di posta elettronica che minaccia di scoppiare, e al telefono che squilla incessantemente.
Accidenti alla mia agenda e ai mille impegni che prendo, senza controllare in anticipo le previsioni meteo.
Accidenti all'inadeguatezza del tempo, che ultimamente non basta mai.
Accidenti al dottore, che mi ha fatto promettere che non andrò in palestra per tutta la settimana.
Accidenti alle sessioni d'esame nelle quali sono impegnati tutti i miei amici tranne me.
Accidenti al mio amico che ha deciso di fottersi la testa per la tipa più psicopatica che potesse trovare in giro.
Accidenti al tipo che garantiva prestazioni da toro, e che è sparito per l'intero fine settimana.

Ma soprattutto: Accidenti alle stramaledette mestruazioni e agli sbalzi ormonali!

lunedì 6 febbraio 2012

Di Capodanno e di buoni (?) propositi.

Alla faccia del regalo di Natale. Come non detto, ritiro quanto detto nel post precedente e aggiungo:
Grazie Babbo!

Un figo da paura, uno dei massimo tre esemplari che ogni Femmina (che non lavori in backstage di Pitti Uomo o a Hollywood) ha a disposizione nel corso della vita. Il sogno erotico di tutte quelle che lo hanno conosciuto o anche solo incontrato, parenti (sue) comprese. E no, non mi dispiace per la fidanzatina, che ha passato il Natale in un altro continente, mandandolo tutto solo fin quaggiù… Qualcuna doveva pur consolarlo, e, giuro, neppure io, nonostante l’ego smisurato e l’autostima al di sopra della norma, pensavo di essere colei che sarebbe riuscita nell’impresa. Tanto che durante i preliminari mi son dovuta fermare; l’ho guardato fisso e mi son chiesta se era tutto vero: lui, io, noi due nudi; le sue dita dentro me, e la sua bocca che cercava di nuovo la mia. Sì, decisamente tutto vero. A quel punto mi è sembrato giusto onorare in pieno la situazione, festeggiare il Capodanno fino in fondo, regalandogli e regalandomi qualcosa che non avevo dato mai a nessuno, prima.


{Avrebbe potuto essere il Sexy Toy perfetto, non fosse che abita in un altro continente.}

Ora, ditemi: come potranno i rimanenti 365 giorni essere all’altezza di un inizio d’anno così? Lo so: il 2012 sarà una perfetta delusione. Sono già tornata a scontrarmi con l’incapacità dei (presunti) Maschi Comuni. Quelli che ti ammiccano, ma se sostieni il loro sguardo ci sono buone probabilità che si spaventino e cambino obiettivo, per cercarne un’altra che finga di arrossire e chini il capo alle occhiate da macho. Quelli che se su gentile richiesta gli lasci il numero di telefono pensano che tu penda già dalle loro labbra e ritengono di potersela tirare. Salvo poi rendersi conto che hai una vita, e che loro ne fanno parte per lo 0,00001%. Allora cominciano gli sms provocatori, seguiti da chiamate anche più spinte: promettono e assicurano prestazioni da stallone, e chiedono se sei in grado di garantire altrettanto. Ma scopami, cretino, invece di perder tempo a messaggiare come un quindicenne! Poi l’imprevisto: «Devo partire per lavoro», di solito. Questa la giustificazione con cui continuano a condurre platonicamente la relazione epistolare. E quando tornano per un fine settimana, ovviamente, sarà proprio in quei 2/3 giorni lì che la sorella deciderà di partorire, il gatto di ammalarsi, la nonna di fare il trasloco. Et bon, avanti un altro, allora, prima che mi crescano le ragnatele, mentre metto da parte i soldi per andare a far visita al mio Sexy Toy, dall’altra parte del Mondo… Che si deve fare per un po’ di buon sesso!


[Immagini tratte da we ♥ it]

domenica 25 dicembre 2011

Christmas Time...

Visti quelli già scartati, sono felice, quest'anno, di essermi fatta da sola  il regalo di Natale. Sarà la crisi, ma a quanto pare la gente che sceglie con amore il regalo giusto è sempre meno. Credo di essere rimasta l'unica a impiegare ore intere a riflettere sul regalo più giusto per ogni persona a cui voglio bene. A volte capita anche di vedere un oggetto, o un capo d'abbigliamento che pare essere lì apposta perchè io possa donarlo a quella certa persona.
Non è questione di soldi: in fin dei conti riesco a rimanere sempre entro un certo budget che ho prefissato. In fondo, forse anche a causa della crisi, i negozi sono pieni di idee-regalo a prezzi accessibili a tutt le tasche. Per questo ci rimango di merda nello spacchettare una candela profumata. Ma dico: sono il tipo da candele profumate? Insulsa, per altro, di una forma banale e anche microscopica. Immagino sia costata 3 o 4 euro, e sia stata acquistata lontano dal periodo natalizio, con l'idea che, comunque, sarebbe stata utilizzabile per un qualche regalo, prima o poi. Un regalo del tutto impersonale, quindi, uno di quei regali che preferirei non ricevere affatto. Spendendo anche meno la stessa persona avrebbe potuto regalarmi una stellina sbrilluccicosa donata dall'Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla per ogni offerta di 2 euro, che avrei apprezzato mille volte di più. Pazienza.

Grazie a  Intimissimi e alla mia tredicesima.

E se anche Babbo Natale vorrà ricordarsi di me, quest'anno, spero mi faccia trovare qualcosa del genere:


Merry Xmas *

domenica 4 dicembre 2011

Lo Scricciolo

Lo Scricciolo è esile e timido, e ha uno sguardo che ti entra dentro. Lo Scricciolo sembra timido, ma finisci per scoprire che non lo è poi così tanto: forse è solo un po’ codardo. Tutti pensavano che lo Scricciolo fosse gay, in realtà probabilmente è solo un po’ sociopatico. La prima scopata con lo Scricciolo è stata una tragedia, ma le successive sono state eccezionali [*]. Lo Scricciolo è stato sincero, e ha messo subito le cose in chiaro: dopo quattro notti di fuoco ognuno è andato per la sua strada. Ma non mi pento, né mi dispiaccio: lo Scricciolo è la prova che se voglio davvero qualcosa finisco per ottenerla, a discapito di quanti possano ripetere che non ce la farò mai.

.Impossible is nothing.


[*] Tanto che io rimarrò per sempre con un dubbio atroce: la prima volta è stata un fiasco per causa della notevole quantità di alcool in circolo nel suo corpo, o le successive sono state il top perché ha pensato di ricorrere alla pillola blu?