domenica 27 marzo 2011

Sviste...

Odio il mio oculista. E me stessa quando bevo troppo. L'ultimo fine settimana è stato distruttivo: i miei ormoni non potevano scegliere momento peggiore per risvegliarsi dal letargo. Sì, perchè sarà stata l'aria primaverile, o il martini, o l'incontro con colui che da circa 6 o 7 anni è il mio più bel sogno erotico, sarà stato l'insieme di tutte queste cose: i miei ormoni si son svegliati. E così mi son trovata a messaggiare con uno che ricordavo parecchio diverso e... Quando lui è praticamente corso da me, e io l'ho visto meglio (nonostante i fumi dell'alcool) non ho saputo rifiutarlo... Mi ha baciata, l'ho lasciato fare, perchè non mi sembrava di avere molta scelta, e poi ho inventato una scusa per non farmi riaccompagnare a casa. Peccato che i due velocissimi e poco gradevoli baci abbiano causato nell'ordine: una piccola scenata di gelosia da parte di un amico, le prese in giro e le lavate di testa da parte del resto del gruppo, e due giorni di atroci sensi di colpa, rinforzati dai messaggi del malcapitato che pare non aver capito nulla. E ora che faccio? Sparisco senza dare spiegazioni, come han sempre fatto con me? Do spiegazioni, che però risulterebbero sgradevoli per lui, e mi provocherebbero ulteriori sensi di colpa? Invento una scusa («...mi rivedo col mio ex...», «...sto attraversando una crisi spirituale, vorrei stare sola con me stessa...», «...in realtà sono lesbica...»)?


...Beh, intanto mi faccio un Martini...



sabato 19 marzo 2011

Aria di primavera

Quasi tre mesi di silenzio, ma no, non ho corso nessun rischio: il silenzio stampa è stato involontario, forse dovuto all’intensità con cui ho vissuto questo periodo, ai troppi impegni, più o meno piacevoli, ai continui sbalzi d’umore che mi hanno fatto più di una volta passare la voglia di scrivere.
Certo, non posso dire di essermi annoiata. Paranoie a parte per la troppo giovane età di alcune nuove conoscenze, che ho liquidato per altri ancor più spiacevoli motivi, devo dire che la situazione pare essere in fase di ripresa. L’unica cosa che continua a sconvolgermi è la “timidezza”, se così può esser definita, di certuni, al resto sto abituandomi, in un modo o nell’altro. Ai personaggi di cui ho già scritto (molti dei quali continuano a farsi vivi immotivatamente, di tanto in tanto), s’è aggiunta una ricca galleria, per descrivere la quale non mi basterà un altro mese, temo. Intanto, però, io mi sento più serena, sotto molti punti di vista, quello ormonale incluso: mentre l’approssimarsi della stagione primaverile pare star risvegliando indistintamente uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà, io sono assolutamente tranquilla, appagata, e soddisfatta. E no, non mi sono comprata un vibratore, né ho trovato lo scopamico giusto. Non ancora.