lunedì 18 ottobre 2010

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui...

Da tempo sentivo la voglia e il bisogno di un nuovo blog. Da tempo non ne curo più, credo siano anni. Qualche mese fa, in effetti, ne ho creato uno... Il punto è che, un volta completata la grafica, mi son ritrovata senza parole. E non che non ne avessi, in mente: qualcosa mi bloccava. So più o meno esattamente cosa, adesso. Le esigenze che mi portano a creare questo spazio, forse, sono le stesse di allora, le stesse, tra l'altro che sentivo a quindici, diciotto, vent'anni. Stavolta, però, prevalgono bisogni mai sentiti prima, di libertà e autenticità. Credo sia inevitabile, allora, che questo nuovo bog sia anonimo, il mio primo spazio anonimo, in cui raccontarmi e confrontarmi senza peli sulla lingua e senza inibizioni di sorta.
Spero che questo rappresenti effettivamente un piccolissimo passo verso quella libertà che cerco fin troppo smaniosamente, in questo periodo. Non che di passi in questa direzione non ne abbia fatti, ultimamente. A partire dalla decisione di interrompere la relazione con l'Ex, dopo 4 (a sentir lui, felici) anni. Che alla mia età son tanti, in questo caso, a fianco dell persona sbagliata, intendo, troppi. E appena compiuta la scelta, nell'istante stesso in cui gliela comunicavo e lo costringevo a prenderne atto sarò una stronza, ma mi sono sentita sollevata. Ho sentito così tanta aria intorno a me, che nel respirare a pieni polmoni ho temto di svenire, e intanto lui era lì a disperarsi e a chiedermi un'occasione. Sì, perchè alla fine della storia, le parti si son scambiate: io la Stronza con la S maiuscola, che senza un briciolo di cuore lo abbandona sul ciglio di una strada, in un difficilissimo periodo della sua vita, e lui, il cucciolo tenero e sfortunato che si vede strappar via in un istante, come una doccia fredda, la Donna della sua vita, il suo Angelo. Già, perchè dopo aver fatto scendere la mia autostima fino alla suola delle scarpe, e averla costretta a scavarsi da sè un tunnel ben profondo per poter continuare la caduta libera, ora, quando mi son finalmente decisa a gettare via ogni speranza e la cuffietta da crocerossina, ora, s'è reso conto che non esisterà mai sulla faccia della Terra Donna migliore di me. E sticazzi! C'è riuscito, lo ammetto, a farmi sentire seriamente una merdaccia, ma poi, a poco a poco, sono riuscita (forse ancora non del tutto), a cacciar via anche il senso di colpa, fastidioso e scomodo come un sassolino nelle mie nuovo, magnifiche scarpe!
E sono contenta di poter dire che mi sento davvero rinata, adesso, ogni giorno è quasi una nuova scoperta. Ho dentro tanta energia che a volte mi sembra di poterne scoppiare, ho quasi la sensazione di non riuscire a contenerla tutta, e avrei bisogno di urlare. Mi chiedo come sia riuscto, lui, a soffocarla dentro me per tutto questo tempo. Come io abbia potuto permetterglielo, come gli abbia potuto consentire di tarparmi le ali: questa è l'unica traccia di senso di colpa che rimane, quello verso me stessa, perchè non sono stata capace di rispettarmi e farmi rispettare. Ora, però, ho ritrovato la voglia di fare, di progettare, ho bisogno di incanalare tutta questa energia verso qualcosa di costruttivo, e non solo. Mi sembra di essere tornata ai miei 18 anni, quando interi armadi non bastavano a contenere tutti i miei sogni...  

Nessun commento:

Posta un commento